SEAR è il punto di riferimento per il marchio BALTUR nelle province di Bologna, Modena, Ferrara e Reggio Emilia.
La storia di BALTUR inizia nel 1950, quando Giuseppe Ballanti e Ferdinando Tura aprono una piccola officina a Cento, in provincia di Ferrara, dedicandosi alla produzione di bruciatori domestici. Nel 1960, l’azienda cresce e inaugura un nuovo stabilimento. Grazie alla guida di tre generazioni della famiglia Fava oggi BALTUR guarda al futuro con un approccio orientato all’innovazione e alla sostenibilità, adottando i principi del Lean Management e della Transizione 5.0, con l’obiettivo di offrire soluzioni sempre più performanti e responsabili.
Baltur, dai bruciatori alle caldaie ad uso residenziale, dai condizionatori ai sistemi ibridi
“BALTUR nacque in un piccolo sito producendo i bruciatori, un prodotto che nel 1950 era una novità nell’ambito del riscaldamento, perché nel secondo dopoguerra le abitazioni non avevano ancora il concetto di riscaldamento residenziale come lo conosciamo oggi, molte dotate ancora di camino o stufe a legna”, racconta Andrea Frassinelli, Chief Commercial Officier Italia di BALTUR. “Man mano che il benessere andava aumentando, si cominciò a riscaldare le case con impianti dotati di caldaie e bruciatori. Chi ne aveva le possibilità, inizia a comprare prodotti in grado di riscaldare l’ambiente, bruciando i primi combustibili liquidi prima e gassosi poi, a disposizione. Dall’Olio combustibile denso, si è passati poi per il Kerosene, al Gasolio, al Gpl e, dagli anni Settanta in poi, il via definitivo alla metanizzazione del paese. Il bruciatore trova ancora oggi diverse tipologie di impiego, dall’inserimento in caldaia per la produzione di acqua calda, all’utilizzo in processi come inceneritori per bruciare i rifiuti, fino a contesti industriali per la produzione del vapore.
Intorno agli anni ’80, BALTUR ha iniziato ad ampliare il proprio portafoglio prodotti, entrando anche nel settore domestico, con le caldaie ad uso residenziale e diversi prodotti complementari. Nel tempo di sono aggiunti poi prodotti ulteriori come, condizionatori, pannelli solari termici, le pompe di calore, fino ai più recenti sistemi ibridi… Oggi possiamo dire di avere un’offerta completa, suddivisa alla vendita in due listini: il primo, focalizzato ancora sul “core business” dell’azienda, il bruciatore, e il secondo, che include tutto il restante prodotto destinato al comfort residenziale, professionale e terziario. Il fatturato globale è equamente diviso tra mercato nazionale ed export in tutto il mondo, escluso il Nord America.
Come si è evoluta la tecnologia?
“Riguardo ai bruciatori, l’evoluzione è andata di pari passo con la scoperta di nuovi combustibili, oggi sempre più prestazionali, in termini di emissioni. La transizione energetica sta accelerando molto velocemente, specialmente in Europa per mezzo del Green Deal. Tra le primarie fonti di inquinamento ci sono oggi il settore dei trasporti e il riscaldamento degli edifici, ambiti destinati per primi a fare i conti con questi cambiamenti. Per quanto ci riguarda, la sfida sarà sviluppare soluzioni sempre più efficienti. alimentate con combustibili “green” rinnovabili, come il biometano derivante da biogas o processo, o le miscele di idrogeno e i syngas, che non sono altro che miscele di gas derivanti da gas di recupero.
Per BALTUR questo cosa significa?
“Per noi significa sicuramente fare ricerca. Ed è quello che abbiamo sempre fatto, accelerando in modo particolare in questi ultimi anni. Il cambiamento avviene oggi molto velocemente e questo richiede sempre più formazione e investimenti in ricerca e sviluppo, per potenziare la struttura. Anche tutta la nostra comunicazione strategica procede oggigiorno nella direzione di questa transizione energetica che stiamo attraversando”.
Quanto investite in Ricerca e Sviluppo?
“Investiamo circa il 3% del fatturato annuo. Il nostro nuovo Laboratorio R&D è il luogo dove diamo vita alle idee, si tratta di un investimento da 8 milioni di euro. Qui sviluppiamo e testiamo nuove soluzioni, per rendere i nostri bruciatori sempre più efficienti, affidabili e sostenibili. Ci siamo dotati del tubo di prova per bruciatori tra i più grandi d’Europa, con una capacità di test di 25MW, caratteristica che ci permette di collaudare “a fuoco” anche i prodotti di alta potenza. Oltre ai test di combustione, qui eseguiamo prove di ventilazione, di affidabilità dei componenti e “stress test” in ambienti a temperatura controllata. Possiamo anche effettuare prove di “match” bruciatore su caldaie commerciali, assicurando che ogni nostro prodotto si integri perfettamente nei contesti dei vari costruttori di generatori per l’industria.
BALTUR e SEAR, un rapporto vincente
“SEAR è un’agenzia ben strutturata, dove il singolo è parte di un’organizzazione efficace, che da anni ha sempre investito sulla propria attività, integrando nel tempo diverse figure operative. È un’azienda che si rinnova, con soluzioni e servizi al passo con i tempi. Persone competenti, focalizzate e specializzate in ogni settore, che hanno maturato a pieno il ruolo dell’agente del presente e del futuro. In più SEAR, rappresenta diversi marchi complementari e affermati sul mercato, cosa che le consente di supportare oggi il cliente dalla A alla Z. Per noi è una delle agenzie al “top”, non solo per i numeri che sviluppano in rapporto al territorio assegnato, ma anche per qualità di relazioni e innovazione”.
Com’è nata la collaborazione con SEAR?
“Era il 2017, quando entrambi avevamo la necessità di modificare il rispettivo asset commerciale sul territorio, soprattutto in prossimità del nostro quartier generale. E grazie alla buona nomea della quale godono ancora oggi ambo le realtà, SEAR e BALTUR si incontrarono e piacquero all’istante. Mai scelta fu più azzeccata”.
Terrenali (SEAR): “con Baltur non ti senti un numero”
“Di BALTUR apprezziamo la possibilità di ascolto, c’è una grande disponibilità a prendere in considerazione e a valutare le nostre proposte. Da agenti possiamo affermare che con loro non ci si sente “dei numeri”, spiega Luca Terrenali, Ad di SEAR. “La vicinanza geografica per noi è stato un acceleratore importante, e la fiducia che abbiamo ricevuto è stata notevole. Credo che i risultati importanti che sono stati conseguiti in questi anni siano il frutto non solo della validità del prodotto BALTUR, ma anche di questa apertura al confronto con chi vive il mercato del territorio in prima linea”.
“In un mercato dominato ormai da multinazionali e fondi di investimento, BALTUR è un’azienda ancora oggi di proprietà italiana”, prosegue Andrea Frassinelli, “Nonostante il processo evolutivo che ci permette di essere oggi un azienda all’avanguardia, abbiamo sempre rifiutato l’idea farci rallentare dalle procedure. Se da un lato abbiamo attivato i più moderni sistemi di gestione aziendale, dall’altro abbiamo sempre a cuore il rapporto e la salvaguardia del rapporto umano. E queste dinamiche relazionali sono proprio quelle che ti aiutano ad emergere in un contesto competitivo come quello odierno.”
Il futuro è nel cambiamento per salvare il pianeta
Come lo vedete il futuro, voi di BALTUR?
“Per noi di BALTUR il futuro significa contribuire a ridurre l’inquinamento. La transizione energetica è avviata e non c’è più possibilità di un cambio di rotta. Potranno esserci forse rallentamenti o deroghe per rendere i passaggi più sostenibili, ma si andrà avanti in quella direzione delineata dall’UE. Il nostro è quindi oggi un settore in netta trasformazione e lo sarà per i prossimi 25 anni. Sarà necessario un grande impegno da parte di tutti per inquinare meno e per diminuire l’effetto serra, primo responsabile dell’innalzamento della temperatura terrestre, nessuno escluso, da chi fa ricerca sui prodotti a chi progetta e installa gli impianti. Tutta la filiera che partecipa a questa transizione dovrà essere pronta a cambiare. Noi di BALTUR lo stiamo già facendo”.