Pompe di calore e condizionatori, l’impatto della Direttiva Casa Green

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Negli ultimi anni l’Unione Europea ha intensificato i suoi sforzi per ridurre ulteriormente le emissioni di gas a effetto serra, adottando normative sempre più stringenti per il settore energetico e termotecnico. Tra queste, la Direttiva Casa Green rappresenta un punto di svolta significativo, in particolare per progettisti, ingegneri, installatori, rivenditori, enti pubblici e imprese.

La Direttiva Casa Green, il cammino verso le Zero Emissioni

La Direttiva UE mira a portare le emissioni di gas a effetto serra a zero entro il 2050. Questo obiettivo ambizioso prevede l’eliminazione graduale dei gas fluorurati (F-gas), altamente dannosi per l’ambiente, favorendo invece l’uso esclusivo di gas naturali.

Le tappe della Transizione Green e il GWP

Per aiutare il settore a prepararsi a questa transizione, l’Unione Europea ha fissato alcune scadenze chiave (n.b. GWP significa Global Warming Potential ed è quel valore che indica il rischio ambientale di un gas se rilasciato in atmosfera, nello specifico indica il suo impatto sull’effetto serra).

  • 2025. Termine degli incentivi per l’acquisto e l’installazione di caldaie a gas. Divieto di vendita di pompe di calore aria-acqua mono-split (sotto i 3 kg di refrigerante) con GWP superiore a 750. Inoltre, sarà vietato l’uso di gas refrigeranti vergini con GWP maggiore di 2500 per la manutenzione.
  • 2027. Le pompe di calore monoblocco sotto i 12 kW dovranno avere un GWP massimo di 150.
  • 2029. Il limite massimo di GWP di 150 si estenderà ai condizionatori domestici.
  • 2030. Divieto completo dell’uso di gas refrigeranti riciclati con GWP maggiore di 2500 anche in manutenzione.
  • 2032. Solo gas naturali saranno ammessi per le pompe di calore monoblocco sotto i 12 kW.
  • 2035. Il divieto si estenderà anche ai condizionatori domestici.

Gas propano (R290), la soluzione ottimale

In risposta a queste normative l’industria termotecnica ha iniziato a muoversi verso l’adozione del propano, noto come R290, un gas naturale con solamente 3 di GWP. Questo dato lo rende la soluzione ideale per ridurre l’impatto ambientale delle pompe di calore e dei condizionatori. Tuttavia l’uso del propano non è privo di insidie.

L’R290 ha una classe di infiammabilità che lo rende maggiormente pericoloso dell’R32 che oggi è ancora largamente utilizzato (ma che ha un GWP 675). Questo comporta che per le tecnologie a R290 siano richiesti requisiti di sicurezza particolarmente stringenti. Inoltre i componenti, come i compressori, devono essere progettati accuratamente con criteri particolari atti a prevenire incidenti.

R290, la proposta di SEAR: qualità, sicurezza e affidabilità al primo posto

Sappiamo quanto sia fondamentale poter contare su tecnologie che non solo rispettino le normative, ma che siano anche sicure e durature. Per questo da sempre noi di SEAR selezioniamo attentamente i prodotti che andremo a proporre ai progettisti termotecnici e agli installatori.

Ad esempio, le pompe di calore e condizionatori R290 che rappresentiamo si distinguono nettamente dalle diverse proposte sul mercato in quanto sono dotate di tecnologie avanzate per garantire al massimo la sicurezza e l’affidabilità. Questi prodotti rappresentano il futuro del settore e consentono di affrontare la transizione verso un’energia più sostenibile senza compromettere le prestazioni.

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